domenica 17 giugno 2007

Fine Anno Scolastico a Kofele

Pubblico il discorso tenuto da Padre Angelo in occasione della chiusura dell'Anno Scolastico.

Closing of the School Year 2007

Dear children of the kindergarten, dear boys and girls of the primary school, dear teachers, dear workers and dear parents, welcome to this day of feast.
When we greet each other, we always say and repeat insistently: Peace, peace be with you, go in peace, pass the day in peace, pass the night in peace. It is the first word which I have learned in Oromo language.
What does peace mean?
First of all is the absence of fighting, and then respect for the other person, accepting the other with his differences of sex, age, culture, ideas, language, and religion. Tolerance is the beginning of the long way which leads to the real peace among men and women. If you like to clime a ladder you always start with the first step, you cannot jump and start with the third or the forth.
Our Catholic project of education, starting from the first year of kindergarten should aim firstly to form children, boys and girls who grow up with this sense of respect and tolerance.
Learning many thinks: mathematics, languages, chemistry, physics, history, etc. and not loving peace, this fundamental principle of life, is to form a man or a woman who may be very intelligent, who may have great success in life, who may rule the country, but who will be not a man of peace, which means a troublemaker.
What our country really needs are peace makers, in order to create a peaceful Country, where we may enjoy living in; a Country without hatred among different cultures, different people, different religions, where the difference is seen rather a richness than a division.
Hatred and division create poverty. Unity and peace create richness.
In front of our school I have seen two flags, and that is right, but a third one is missing: the flag of peace.
Next year you will find three flags in front of our school.
We are happy to be Oromo, very happy to be Ethiopians, but above all we are delighted to be man and women of peace, citizen of the entire world.
Thank you all.

Programma di massima

ATTIVITA’

Ø Attività di cooperazione allo sviluppo e interventi di tipo umanitario:

1. Progetto Scuola

Microprogetto di sostegno al miglioramento della qualità del servizio educativo scolastico offerto dalla missione dell’Ordine dei Cappuccini della città di Kofele, capoluogo dell’omonimo distretto, situato nella Arsi zone, dell’Oromia Region.

Miglioramento dell’offerta formativa già esistente nella missione dell’Ordine dei Cappuccini a Kofele (un asilo e una scuola elementare,dalla I alla IV classe) e nel sostegno al proseguimento del progetto educativo fino alla scuola media (dalla classe V alla VIII). Lo scopo principale del progetto è aumentare l’opportunità di accesso ad un’istruzione di qualità ai bambini e ai giovani del distretto di Kofele, compresi quelli più disagiati che non hanno le risorse necessarie al mantenimento degli studi, offrendo una formazione di tipo non solo culturale, ma anche professionale, per l’inserimento a pieno titolo dei ragazzi nel mondo del lavoro, nonché una conoscenza igienico-sanitaria di base e nozioni di primo soccorso che permettano la prevenzione delle malattie che decimano la popolazione.
Referente: Padre Angelo Antolini

2. Progetto ambulatorio

Microprogetto di sostegno al miglioramento della qualità del servizio sanitario offerto dalla “out clinic” oftalmologica di Timbaro, Kambatta- Hayda Zone, Southern Nations, Nationalities and People’s Region.


3. Progetto “Mission”

Il progetto consiste nella raccolta di fondi destinati ad essere devoluti direttamente a favore della popolazione etiope nell’eventualità che si riscontrino situazioni estremamente drammatiche di disagio nel corso della prossima missione in Etiopia dei membri dell’Associazione Perigeo ONLUS.

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Ø Ricerche ed etno-archeologiche:

1. Ricerca etno-archeologica tra i Fugà

Proseguimento del lavoro di ricerca etno-archeologica già avviato lo scorso anno nell’area geografica del Welayta (chiamata anche Wolaytta, Wolaita), presso una comunità di Fugà, in cui sono state documentate le attività del fabbro, del vasaio, del conciatore di pelle e la struttura dei villaggi, nonché realizzati studi etno-linguistici e storici. Una prima parte del lavoro di ricerca etnoarcheologico è stata presentato in due importanti convegni scientifici, a Roma e Lisbona, con la collaborazione degli archeologi Giansimone Poggi ed Emaneule Cancellieri.

2. Ricerca antropologica ed etno-archeologica tra i Surma

Pre-indagine di tipo antropologico ed etno-archeologico tra la popolazione dei Surma, stanziata nella Regione sud-occidentale etiope denominata Southern Nation, Nationalities and People’s Region. I Surma sono il popolo con meno contatti tra quelli che vivono nella valle dell’Omo.
La loro regione è stata affittata ad Afrikan Parks, una società che gestisce riserve naturali in tutto il continente. Per i Surma potrebbe essere la fine della loro cultura, infatti i nuovi proprietari della terra vogliono ripopolare l’area con i grandi mammiferi e convincere la popolazione a non cacciare.

3. Ricerca etno-storica sulla cultura Oromo

La ricerca, svolta sia in archivio che sul campo per l’approfondimento della conoscenza sugli usi, costumi e tradizioni dell’etnia Oromo, sarà finalizzata alla realizzazione del Museo dedicato a questa popolazione.

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Ø Attività di promozione dello sviluppo culturale:
1. Museo sulla cultura Oromo

Il progetto consiste nella realizzazione di un Museo sulla cultura Oromo, volto alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio culturale di questa etnia, maggioritaria nella Regione Amministrativa dell’Oromia, che avrà sede presso la missione dell’Ordine dei Cappuccini situata nel distretto di Kofele, Arsi Zone, Oromia Region.

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Ø Attività di documentazione:

1. Monitoraggio della situazione umanitaria nei campi profughi etiopi al confine con il Sudan;

2. Progetto Italia-Africa Orientale

Progetto di ricerca sulla presenza italiana in Etiopia, Eritrea e Somalia, con particolare attenzione all’approfondimento delle dinamiche che hanno caratterizzato e caratterizzano tutt’ora il rapporto che lega l’Italia alle sue ex “colonie d’oltremare”. Il progetto consiste nella raccolta di testimonianze dirette, documenti, canti, filmati, racconti, libri e materiale vario, finalizzata alla creazione di biblioteche tematiche in Italia e nei paesi interessati, di un piccolo museo sulla storia delle colonie italiane e alla pubblicazione di quaderni storici annuali su questo argomento. Lo scopo principale del progetto è di creare un rapporto di comunicazione e dialogo profondo con queste nazioni, basato sulla condivisione e sulla rielaborazione comune di una parte di storia così importante per tutte le parti coinvolte.


3. Realizzazione di video e reportage fotografici inerenti le attività svolte nel corso della spedizione.

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Nasce Etiopia 2007

Salve a tutti, nasce questa mattina il bloge dedicato alla missione in Ethiopia.

La prima notizia che inserisco è che ci ha appena scritto Padre Angelo dall'Etiopia e che stiamo coordinando la nostra missione.

Ieri si è aggiunta al gruppo Teresa, alias sister Terry. Lo scorso anno siamo stati insieme nel Wolaita, la nostra iniziazione africana.